giovedì 19 gennaio 2017

Antonio Brown si scusa per il video degli spogliatoi

E alla fine non poteva mancare che lui, l'uomo sul banco degli imputati, Antonio Brown che ieri per la prima volta è apparso davanti ai cronisti dopo il caos del video dello spogliatoio dopo la gara coi Chiefs.
«Non posso che essermi pentito. È stata una distrazione totale per l’organizzazione, per i miei compagni ed ovviamente i miei coach. Ho il massimo rispetto dei miei coach per questo sono veramente rammaricato. Mi sono lasciato trasportare dal momento. Pensavo all’anno scorso quando non ero stato in grado di giocare il divisional, di poter stare con la squadra, ero veramente esaltato. Nessuno di noi è perfetto. sono umano e farò altri errori ma come uomo devo crescere dopo errori come questo. Volevo far vivere ai tifosi l’eccitazione che c’era nello spogliatoio e penso la gente lo abbia capito».
 Sulla possibile distrazione che la vicenda potrebbe avere Brown è abbastanza chiaro. «Stiamo parlando di championship quale altra motivazione servirebbe? Abbiamo lavorato tutto l’anno per essere qui in questo momento. Ci siamo e siamo esaltati da questa possibilità».
Il ricevitore s’è poi rifiutato di chiarire se abbia un contratto con Facebook e non ha chiarito se farà altri video live e di non essere stato a conoscenza in precedenza della regola che vieta ai giocatori di usare i social 90 minuti prima e dopo le gare.

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