domenica 11 giugno 2017

Mihalik il nuovo Villanueva?

Chi è il giocatore di oltre due metri per più di 136 kg, entrato in Nfl come defensive lineman per gli Eagles e diventato uomo di linea d’attacco a Pittaburgh? No, non c’è solo Alejandro Villanueva, lo stesso percorso lo sta facendo Brian Mihalik (nella foto proprio con Villanueva).
La sua storia non è paragonabile ma non è molto distante. La scorsa primavera al rookie minicamp s’è trovato a fare le prime ripetute in vita sua nel nuovo ruolo. Nonostante il taglio al termine del camp è però arrivata la firma a metà stagione per il roster dei 53 dopo che l’inserimento di Ryan Harris in injured reserve. Già una discreta impresa per un giocatore senza esperienza per il ruolo, lui che aveva giocato tight end solo in high school ma niente a che vedere con la tecnica richiesta in offensive line.
Mihalik ha dichiarato che poter stare vicino a Villanueva la passata stagione è stato qualcosa di impagabile. «Mi ha veramente aiutato- racconta- mi ha spiegato cos'ha imparato a livello tecnico, già solo a livello di posizionamento visto che la nostra altezza che fa giocare in maniera leggermente diversa. Come anche il posizionamento delle mani che cambia molto da defensive line a linea d’attacco. Lui ha dovuto fare le stesse cose. È paio d’anni di esperienza in più, ed è un bene. Mi può raccontare tutti i trucchi che ha imparato nel tempo».
Mihalik è cresciuto a Cleveland, nonostante la stazza non è stato reclutato da Ohio State, gioca così in linea di difesa per Boston College. Nonostante gli fosse già stata paventata la possibilità di trovare spazio in un ruolo nella offense i suoi coach non esplorarono mai questa opzione nei suoi quattro anni collegiali.
Si trova così ora a doverlo fare da professionista.
«Una volta entrato nella difesa di Boston College non è mai sembrato il caso di provare un cambiamento così drastico. Puoi sempre guardarti indietro ma sono contento di avere oggi quest’opportunità».
Di certo Pittsburgh crede nel giocatore, nessuno sarebbe a roster nella seconda parte della stagione se non ci fosse fiducia da parte dello staff. Nonostante non abbia mai visto il campo è stato un momento importante per la crescita del giocatore. «È stato importante viaggiare con la squadra, essere ai meeting e guardare la preparazione pre partita. Era come essere un passo dopo la practice squad. Non ho mai giocato ma se mi hanno richiamato significa che hanno fiducia in quello che avrei potuto dare in campo».
Non sarà facile per Mihalik entrare nei 53, davanti a lui infatti ci sono i titolari Villanueva e Marcus Gilbert, con poi il rientrante Jerald Hawkins, la scorsa stagione in injured reserve, e Chris Hubbard. Tutti davanti a lui in depth chart.
Rimane aperta la possibilità della practice squad, Villanueva ci passò tutta la stagione 2014 prima di entrare a roster l’anno seguente. Poi l’infortunio in week 7 di Kelvin Beachum gli consentì di diventare titolare.
«Penso che la sua storia mi dia più fiducia- conclude il giocatore- so che non è qualcosa di impossibile. Sapere che qualcuno l’ha già fatto, ti aiuta un po’.

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